la decrescita (in)felice





amare considerazioni postprandiali al caffè dell'Opificio della Nullezza.


decrescere
ridurre
eliminare


vorrei che notaste come questi verbi intendo il recedere da una situazione acquisita. Decresco se son cresciuto, riduco se ho molto o troppo, elimino il superfluo.
E' vero, abbiamo tanto forse troppo, talmente tanto da compromettere tutti insieme un pianeta intero e talmente tanto da aver fatto craccare un sistema finanziario "produci consuma crepa".

Ma se lo devo fare per mancanza di alternative, in momento in cui molti lo fanno per moda, mi devo sentire meglio? magari non si vede che ho le pezze al culo? ché delle pezze un po' mi vergogno.


Ma non dovevamo far parte della classe dirigente noi?


Pare che il trucco sia farsi bastare e piacere quello che si ha.


Pare.


Commenti

Anonimo ha detto…
mia nonna diceva che ci sono volte che non si hanno nemmeno gli occhi per piangere.
io sostengo la decrescita, ma solo perchè a ben guardare anche la nostra povertà ha tanti elementi inutili.
mammapellona ha detto…
Ma sì, decresciamo tutti volentieri! Cioè, basta che no
n mi tocchiate il sacrosanto diritto a una borsa nuova, un paio di scarpe nuovo, un cappotto trendy...
Mi sa che la faccenda alla fine è così. Decresce chi non è neanche molto cresciuto, chi si comprava le Jimmy Choo continua a farlo.
forsemisbaglio ha detto…
come comportamento individuale decrescere (inteso nel senso dei consumi, come lo intendi tu) può non essere troppo male.
compro vestiti e scarpe al mercato, mando mia figlia alle attività ricreative organizzate dalle associazioni convenzionate dal comune, ceno fuori 4 o 5 volte in un anno, posso (potrei!) andare a correre invece che in palestra e così via.
dal punto di vista della crescita socio-economica di un paese e della generazione (soprattutto femminile) che adesso dovrebbe occupare i posti di responsabilità ad ogni livello è una catastrofica sconfitta.
e, se posso permettermi, non vergognarti mai delle pezze al culo. al massimo, se la situazione lo richiede, fingi di essere una radicalchicsupertrendy ;)
rosa ha detto…
io sono per la decrescita! tanto che sto pure pensando di scappare via da Milano.
Fosca ha detto…
non mi pare un trucco purtroppo, mi pare un obbligo e, in quanto non-scelta, già mi sta sulle balle.
Adriana ha detto…
Boh, a me sembra giusto. E me la sto godendo! Non vedo l'ora che torniamo al baratto :-)
Francesca ha detto…
Decresce chi ha da smaltire.
Io sono assolutamente d'accordo sul non sperperare, su case meno affollate di minchiate, su prendere i libri in biblioteca ma, come tante cose (vedi nel decennio precedente shabby-chic) anche questa e' stata adottata dal marketing e rigurgitata nei nostri computer tramite blog di mille e una persona...

Qui in Israele ho un amico che si occupa di ecologia e ambiente: racconta che nei villaggi arabi, in cui lui spesso lavora, tutti usano i piatti di carta. Orrore! Urge piano del governo per sensibilizzare tutti ad essere piu' green...Certo pero' che quando la lavatrice e' un lusso e a volte, soprattutto nelle zone rurali piu' remote, anche l'acqua corrente non c'e' chi glielo dice alla Amina di turno con 8 figli che deve lavare e piatti e non buttarli nel pascolo adiacente... mavvvvaffanculo, no?

Vivo in 45 metri perche' non c'ho una lira, se potessi vivrei in 90. Lavorerei a maglia solo Madeline Tosh, mi comprerei solo ballerine Repetto, 1 all'anno senza esagerare...e via cosi' Patatadotata sono con te!
Unknown ha detto…
mi piace talmente tanto e sono talmente tanto d'accordo che ti condivido su fb penta. d'imperio. ma spero non ti spiaccia
sfollicolatamente ha detto…
Qualcuno dopo la crisi del 2008 mi disse che il fatto che la crescita si fosse arrestata non voleva dire che fossimo in decrescita - che e' solo il capitalismo che vede la mancanza di crescita come decrescita.

Si, pero' se si parla di un Paese la cui economia era in stallo gia' dagli anni '60, qui si tratta di decrescita vera e propria :-(

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