call me Husqvarna


da qualche tempo per ragioni personali, la mia parte cattiva dorme, non è che sia stanca è che la sua presenza nel mio stato mentale attuale è inutile, ma ieri ho letto una cosa che l'ha fatta balzare giù dal letto, cattivissima quasi pessima.
Questo post parla di motoseghe e tagli radicali, astenersi stomaci tenerelli.

Avete presente gli alberi di natale? suppongo di sì, ma parlo di quelli veri. Ecco si compra un bell'abete, di solito abete rosso, ma passata la festa e gabbatu lu santu che cosa se ne fa? 
alcuni lo ficcano nell'immondizia, ma questo post non  parla della deficienza umana.
altri lo riportano al vivaio dove lo hanno comprato - o all'ikea.
altri lo piantano in giardino, ovunque essi abitino.

Ma torniamo all'abete, l'abete guadagna di solito la piazza d'onore dl giardino, negli anni il suo destino è di essere "impallinato" a Natale, ma anche di rimanere solo, al massimo ne trovate due - voglio dire l'errore lo si fa ma repetita non juvant. Gli abeti diventano alti pericolosamente piegati dai venti, alcune volte si spezzano, più spesso vengono capitozzati dai giardinieri per volere dei proprietari che temono crolli sui loro tetti.
Gli abeti sono alberi "di gruppo" costituiscono foreste, si proteggono uno con l'altro dai venti, si sorreggono gli uni con gli altri, li trovate ben oltre i 1200 metri, per favore riportateli lì.
io capisco chi lo fa, cioè ne comprendo l'intento, piuttosto che lasciarlo morire, gli concedono una possibilità magari in  pianura padana. Un po' come tenere il leone in gabbia a Carugate, la scimmia a Venezia, i pinguini a Palermo, gli afgani a Guantanamo, certo che vivono, ma da lì a stare bene è un'altra faccenda, senza poi parlare del pugno in un occhio estetico. Le palme, gli ulivi stanno bene a certe latitudini, in determinate condizioni climatiche a Settimo Torinese, fanno cagare.
Il banano pure, manco ve ne sarete accorti ma è pieno di banani, di solito vengono incartati per l'inverno e non li riconoscete per un semplice motivo: non fanno banane! 
Nella mia infinita cattiveria del benessere vegetale mi frega fino a un certo punto, ma l'orrore estetico è per me insopportabile, già magari la villetta anni '70 con le serrande e la maiolica a 300 km dal mare è vomitevole non rendetela peggiore con una palma!

la signora inglese che vive in me non disprezza "l'esotico", ma se è arboreo dovete avere una limonaia altrimenti deve stare in un vaso in casa vostra.

sappiate quindi che quando il cervello mi abbandonerà definitivamente, spalancherò i vostri cancelletti e abbatterò le piante fuori luogo, state attenzione.


Penta medita una nuova iniziativa webbica, molto green. 
restate sintonizzati.





Commenti

Fosca ha detto…
A volte sono indecisa se più ti adoro o ti temo.
Uguale va'.
Intanto aspetto la webnews.
PS. Asti è rigogliosa di banani, Cuneo di palmette... che dici, va a zone l'orrore? potremmo mapparlo.
LadeaKalì ha detto…
Grande Penta, sono d'accordo con la tua parte cattiva, anche a me non piace vedere la baita al Circeo, per non parlare dell'husky in giro a Via del Corso, magari a Luglio, ma questa è un'altra storia. Ho rinunciato all'abete tanto tempo fa, e mi sono quasi commossa a sentire a casa di mia madre, che invece aveva optato per uno vero, il profumo degli aghi. Ma poi, in questo Natale caldo come fossimo a Pasqua, nel giro di quindici giorni il suddetto abete ha tirato le cuoia...quando uno vuole forzare la mano alla natura..
mammainverde ha detto…
Daccordo. Orrore. Quasi, e dico quasi, come i nanetti da giardino e le fontane a forma di conchiglia.
Anonimo ha detto…
Ma l'albero vero non va più di moda, è anti green. Io comunque sul terrazzo ho un ibisco e ho paura di trovarti una mattina dei prossimi in fase psicotica che me lo sfogli.
Unknown ha detto…
le succulente con vista sul ponte della ghisolfa me le passi o fa troppo canarie?
Pentapata ha detto…
in casa passa tutto anche il baobab. è una questione paesaggistica, del tutto mia personale si intende.

@stima va che gente che già cerca di capire dove abiti, dai meno indicazioni peppiacere!!!
Ilmondoatestaingiù ha detto…
e pensare che io credevo che tu parlassi di moto da trial... :D
ondalunga ha detto…
ciao, mi trovi d'accordo e ti confesso che anche io ho piantato un pino in una vallata toscana e lui naturalmente è morto per il caldo estivo e io mi sento ancora in colpa, repetita juvant..eh già : negli anni scorsi ho tenuto in un vaso un altro pino per 3 anni fino a che quello pure è dipartito per lidi migliori. Erano tutti pini usa e getta nota bene ma non mi capacitavo all'idea di sbarazzarmene con il cassonetto del compost!. Alla fine sono passata a quello finto.
ad ogni modo non comprendo la testardaggine di piantare banani da noi! :)
Anonimo ha detto…
quì, anni fa, avevano piantato un banano...nel cimitero!!!
LA LUNA NERA
Anonimo ha detto…
noi abbiamo un ulivo spagnolo secolare - regalalto dal nonno qunado è nato il principe - che si becca palle luci di natale
Anonimo ha detto…
cioè, spiega, sai anche di carugate? sarà mica perchè c'è l'ikea? sei una fonte di sorprsa continua

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