le carte in tavola
Oggi ho preso a calci la porta di casa per quanto non sopporto più vivere qui.
Ho bisogno di aria fresca, gente e trambusto, cose che vanno e vengono, perfino di smog.
Ho commesso un errore a venire a vivere qui, basato sul fatto che se vivi in campagna ma fai la vita del workaholic milanese tanto vale almeno avere il conforto dei servizi delle città da bere.
Poi c'è che mi abrutisco sempre più e quindi è necessario correre ai ripari il più presto possibile.
molto molto molto presto, tipo sfrattare l'inquilino di torino e prenderne il posto? non avessi un bambino lo farei, costringerlo al pendolarismo sarebbe una cattiveria, ma non lo escludo totalmente, perchè meglio essere stanchi la sera che fuori di testa sempre.
Se vi state chiedendo perchè un agronomo detesta la campagna ecco provate a rispondere a questa domanda: gli ingegneri edili vivrebbero in una cava?
p.s. se doveste prendere a calci una porta non accanitevi, ho un livido a un piede.
Commenti
Concordo: vivere in campagna e lavorare in città è solo stressante.
Dall'hinterland alla brianza mi sembra già di essere caduta nel baratro..
Ma ogni tanto vado a respirare del "buono" smog cittadino.
;-)
@murasaki io non ho una vita bucolica, vivo solo in campagna, ma non la campagna che immaginate evidentemente
(ma se ti fai male al piede poi come corri?)
Capisco i tuoi calci nella porta. Io evito, ho l'unghia dell'alluce delicata :)
(citazione elevata, lo so...tanto lo sai che sei sempre libera di mandarmi a cagare)
Io vivo a Roma da 20 anni e sinceramente la vita in campagna la vedo come un miraggio, però stare in città è come essere al centro del mondo.
E Cmq mi hai fatto venire in mente questa canzone:
http://m.youtube.com/watch?v=AtnkXL0jAPw