le cose grandi viste da vicino non si notano (cit)
La premessa è che quel che ci riguarda da vicino personalmente o professionalmente attira di più la nostra attenzione e siamo aggiornati sugli sviluppi.
In Val di Susa per impedire l'inizio di un cantiere si mobilitano persone da mezza Italia, la bestia che vedete qui sopra è l'inceneritore rifiuti del Gerbido (Torino), faraonico, la foto è fedele salvo la vividezza dei colori, i vostri occhi lo coglierebbero grigio e immenso in tutta la sua tenebrosa essenza.
Percorrendo la tangenziale di Torino è visibilissimo, strano che questo mare di attivisti diretti in Val di Susa non lo abbia visto a meno che gli attivisti non siano andati in valle in treno (!).
Chiomonte, area del costruendo cantiere TAV - Gerbido, area dell'inaugurando inceneritore rifiuti = km 55
foto da perotorino.it
Commenti
Detto questo, i rifiuti che non possono essere riciclati in altro modo, come possono essere smaltiti? Meglio infilarli in una discarica, oppure incenerirli con un processo controllato? Io credo che se il processo di combustione è adeguatamente controllato e trattato in modo da abbattere tutte le scorie nocive (si può fare, il limite è solo il costo del processo e la sua complessità), probabilmente questa è la soluzione migliore. Le cave riempite di rifiuti non sono una bella cosa da vedere...
Ma chi ci assicura che gli standard qualitativi siano routine quotidiana? Beh, sfortunatamente abbiamo troppi esempi di truffe al riguardo per non essere più che sospettosi....
@marzia diciamo che gli inceneritori non ci mettono millenni a farsi notare, dall'accensione del forno all'asma nella popolazione più sensibile basta qualche anno, per modificare le frequenze di insorgenza di malattie più gravi 10-15 anni. Farlo all'uscita di una valle è stata un'altra idea geniale.